Partendo dal suo misterioso suicidio nel Castello di Villa Ebe, oggi in stato di rudere, il documentario ha lo scopo di raccontare i suoi spettacolari progetti realizzati a Napoli all’inizio del ‘900, ponendo l’enfasi sul suo stile “pseudo-vittoriano” e neo-gotico: tanti edifici inusuali per l’architettura della città, tra cui vari castelli, uno chalet svizzero e la meno famosa casa girevole a Vivara.
Sono illustrati anche i progetti mai realizzati, visionari per quell’epoca, che avrebbero potuto cambiare il volto di Napoli: la metropolitana, il Rione Venezia e aveva identificato Bagnoli come punto ideale per lo sviluppo turistico e culturale, progettando lì il capolinea della sua metropolitana, dove sarebbero dovuti sorgere stazioni balneari, grandi alberghi, parchi pubblici ed un palazzo per le esposizioni internazionali.